«Io come consulente ho la terra»: inizia così il dialogo con Elisabetta Fagiuoli, regina del monte dei Nidi. Dall’alto delle sue 50 vendemmie, ha maturato una visione del gesto agricolo e della vita impregnata di cultura della terra e di un’idea altra di socialità.
VITA – Nei suoi sogni c’è una rivoluzione spirituale fatta di accoglienza, fratellanza, umanità, e di un’interazione più proficua con la natura. E ciò che si prefigge con la Fondazione Sergio Il Patriarca.
VIGNE – «Tu avveleneresti mai i tuoi figli? Lavorare secondo natura è consustanziale alla figura del vignaiolo, sennò dove la mettiamo l’etica e il dovere sociale di un agricoltore? Bisogna essere profondamente biologici, perché purificare la terra dalla chimica è un atto dovuto». Procede a rigor di logica il lavoro di Elisabetta nei vigneti, supportata dalla sensibilità agronomica di Ruggero Mazzilli.
Il Templare 2018 – Vino Slow: Elettrico e complesso, scortato da sentori terragni e minerali, colpisce per saldezza, slancio e nobiltà espressiva.