E’ una terra incontaminata, alta sulla collina, che respira rigogliosa nell’aria pura, rispettata da ogni forma di veleno chimico, inventato dagli uomini. Nel 1965 non c’erano più contadini, decimati da due guerre mondiali e dal richiamo dell’industria nelle grandi città. Il bosco si era impadronito dei campi, gli olivi erano inselvatichiti e le viti ricoperte dai rovi. Tutto era tornato alla natura.
Ci siamo chinati su questa terra per interrogarla e proteggerla da ogni tipo di inquinamento. Abbiamo allevato conigli per usarne il concime, prezioso quanto quello del guano; abbiamo allevato lombrichi per dare humus ai campi. Le potature, solo invernali, durante il letargo della vegetazione, sono tritate e fatte fermentare, per restituirle alla terra. Tutto è guidato dal tempo e dalle stagioni.