Millesimo 2022 – San Vincenzo 2023

Cari Amici,

come ogni anno, per San Vincenzo, parliamo della passata annata.

2022: un anno segnato da un caldo eccezionale ed asciutto fino alla fine di agosto.
Le abbondanti piogge dei mesi di novembre e dicembre del 2021, che hanno impregnato la terra d’acqua, sono state la sua fortuna.

INVERNO
Giornate miti, niente neve, un isolato scrocio d’acqua nella notte di San Valentino, una breve gelata a fine gennaio e ai primi di marzo. Il bel tempo aiuta il lavoro nei campi e la piantagione del nuovo vigneto delle “3 Marie”. Il 15 marzo arriva la prima rondine in vedetta, le altre per San Benedetto.

PRIMAVERA
Aprile si apre con belle giornate e solo una improvvisa, leggera, innocua grandinata. Maggio raggiunge i 30 gradi e giugno arriva a 40 gradi… la vegetazione continua il suo ciclo e cresce sana, senza soffrire per il grande caldo, le fioriture sono perfette. Le viti, gli olivi, i frutti promettono una bella raccolta.

ESTATE
Il solleone è implacabile ma le piante hanno radici che affondano nel terreno, ancora bagnato.
Gli insetti non si moltiplicano per il calore. Il frinire di grilli e cicale in un tempo sospeso.
Le viti stanno bene: nessuna scottatura fogliare, i grappoli sono sani e maturano.

VENDEMMIA
Un piccolo raccolto ma di qualità. Le viti ci hanno dato grappoli dagli acini piccoli, con bucce spesse,
per proteggersi dal calore, di conseguenza vinaccioli più piccoli e un succo particolarmente denso e saporito.
Fatto imprevisto è stata la bella acidità che si è conservata, forse per il tempo così asciutto.

AUTUNNO
Ottobre caldo e asciutto che ha accompagnato i dolcemente i vini a fine fermentazione.
Novembre e dicembre arrivano finalmente piogge copiose per la terra davvero assetata.
Le temperature restano tra i 20 e i 25 gradi per la gioia dei vacanzieri!

IL MERCATO E I VINI PER LA FONDAZIONE
Cerchiamo di mantenere il miglior prezzo per le poche bottiglie che produce con cura Montenidoli.
La Fondazione offre i magnum del Sangiovese che nasce dalle rocce del Triassico e le vecchie annate.
Sono grandi vini, per chi vive i problemi del nostro tormentato presente e sostiene la Fondazione.